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Fermi ad un incrocio di Luang Prabang veniamo accostati da un uomo europeo in sella alla sua bicicletta da viaggio che ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto o informazioni sulla città. Pelle bianca, viso affaticato ma sorridente, due piccole borse posteriori ed una bicicletta che solo alla vista si capisce che ha molte storie da raccontare. È così che abbiamo conosciuto Bernard Ponton, francese, sua moglie Dala, laotiana, e la loro splendida associazione ADV Laos (Aide au Développement de Villages au Laos).

Visita il sito di ADV Laos

Bernard e Dala da sei anni vivono a cavallo tra Francia e Laos con lo scopo di aiutare lo sviluppo delle comunità nei piccoli villaggi, principalmente nella provincia di Savannakeht. Lui è un ex detective della polizia in pensione ed un appassionato di viaggi in bicicletta, che ha deciso di impegnarsi per le comunità di questo paese, il Laos, dopo averlo girato in lungo ed in largo in sella alla sua fida compagna trentennale.

Ci hanno accolto nella loro casa nel villaggio di Ban Na Teuy ospitandoci per 3 giorni e mostrandoci il lavoro dell’Associazione, ma soprattutto mostrandoci quel lato di umanità del quale troppo spesso dimentichiamo l’esistenza. Quell’umanità volta incondizionatamente al benessere del prossimo, che sia un viaggiatore in bicicletta o un abitante di un piccolo villaggio del Laos.

Le attività dell’associazione

L’attività principale è costruire edifici scolastici o aule comunali, come il progetto “La maison des 7 villages” (La casa dei sette villaggi), uno spazio pubblico che servirà la comunità di Ban Na Teuy e dei villaggi vicini come sala riunioni e centro di formazione, biblioteca mediatica e centro dell’artigianato. Durante la nostra visita abbiamo anche assistito al completamento di un’aula scolastica nella scuola primaria del villaggio di Ban Nachalit. Al progetto partecipa in maniera attiva Energy Assistance con la presenza di tecnici specializzati per l’istallazione di impianti elettrici.

Perché c’è bisogno del lavoro di queste associazioni in Laos per la costruzione delle scuole? Perché purtroppo il governo si occupa solo ed esclusivamente di coprire gli stipendi degli insegnanti, sono le stesse comunità che devono invece occuparsi della costruzione degli edifici, che per questo spesso sono fatiscenti, senza corrente elettrica o acqua. Quando abbiamo incontrato Bernard a Luang Prabang stava tornando (in bicicletta!) da un sopralluogo in uno dei villaggi del nord del Laos (la zona più povera del paese) per il quale stanno progettando la posa di pannelli solari per portare la corrente.

Noi, che abbiamo attraversato il paese da nord a sud spesso dormendo proprio nelle scuole, siamo rimasti sorpresi nel constatare quanto i bambini ed i ragazzi laotiani siano molto più educati rispetto a quelli incontrati fino ad ora. Discreti ci guardano da lontano montare le nostre tende, preparare la cena. I loro enormi sorrisi ci accolgono ovunque passiamo. E ci siamo sorpresi nel vederli in tanti ogni mattina, a piedi o in sella alle loro biciclette, macinare chilometri per muoversi verso le scuole. E ci siamo sorpresi nello scoprire che purtroppo le loro possibilità si fermeranno troppo spesso prima della scuola secondaria, semplicemente perché il villaggio non ha potuto permettersi la costruzione dell’edificio.

Il lavoro volontario di ADV Laos e dei loro partner è quindi assolutamente necessario allo sviluppo di uno dei paesi più poveri del mondo. Tanto più che crea un filo diretto con la popolazione, senza intermediari governativi, spesso più attenti ad intascare soldi che alle reali esigenze della loro stessa nazione. La generosità e l’impegno di Bernard e Dala e dei loro partner, ci hanno davvero colpito nel cuore!

Per saperne di più potete visitare la pagina di ADV Laos e magari fare una piccola donazione, se invece avete in mente un viaggio in Laos potete chiedere qualche consiglio a Bernard e Dala tramite il sito Passion Laos Asie.

4 comments

  1. Reply

    laura 21 Novembre 2015 at 03:47

    Mi sembra di rivedere le amate Filippine, questo paese vi somiglia molto. I sorrisi, i colori, il verde, l’umanità palesata. Che bello vedere che il turismo ancora “moderato” non ha trasformato la spontaneità e la forma di accoglienza di questi popoli. Diversa mi è sembrata, per esempio la Thailandia. Voi, che ne pensate? Laura

    • Reply

      Simona 27 Novembre 2015 at 07:33

      Ciao Laura!
      La Thailandia sarà la nostra prossima meta e ti sapremo dire. Il Laos è davvero un paese meraviglioso. Le persone sono sorridenti, cordiali e soprattutto discrete. Il turismo al momento si concentra solo in alcune località, che certo ne risentono, per il resto lo definiremmo un paese “vergine” dal punto di vista turistico.

  2. Reply

    ginello cimini 28 Novembre 2015 at 16:44

    Grazie per la segnalazione, ho fatto una piccola donazione a questa associazione e spero un giorno di poter apprezzare dal vivo questa straordinaria umanità!

    Ciao ragazzi!

    • Reply

      Simona 4 Gennaio 2016 at 10:42

      Ginello sei mitico! Ti ringraziamo da parte di Bernard, Dala e degli studenti laotiani!

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