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Gerardo e Francesca, il cui vero nome è Francoise ma lei lo preferisce in italiano. Lui è di Benevento, si è trasferito in Svizzera a 14 anni seguendo due dei suoi 6 fratelli, lei Svizzera del confine vicino la Francia. Li abbiamo incontrati per caso alla Coop di Sierre. Gerardo si era incuriosito nel vedere le nostre biciclette cariche, ci ha chiesto da dove venissimo e dove andassimo. Tempo 5 minuti ci ha invitato a cena a casa offrendoci anche il posto per dormire. Due persone entusiaste e vitali. Forse ci hanno accolto come sperano possano essere accolti i loro figli in caso di bisogno, o forse si sono semplicemente entusiasmate nel sentire la nostra storia. Sicuramente entrambe, e comunque persone aperte, disponibili, sensibili e piene di vita. Una serata in famiglia questo ci è sembrato, come se fossimo stati con i nostri zii o parenti stretti.

Loro come le altre persone che fino ad oggi ci hanno spalancato la porta di casa o del proprio affetto senza nemmeno sapere chi fossimo. Questo è il viaggio che cercavamo, questo è il mondo che eravamo certi di incontrare. Nel momento in cui ti metti a disposizione ed elimini le barriere, il prossimo non può che notarti ed avere voglia di entrate in contatto con te, con la tua storia, con la tua vita. Così come Rafael e Carmen entrambi di Cordoba, incontrati all’hospice del Gran San Bernardo. Abbiamo bevuto un tè caldo seduti alla stessa tavola appena arrivati, senza conoscerci parlavamo già come grandi amici di vecchia data. Rafael e Daniele si scambiavano opinioni, suggerimenti, informazioni tecniche su materiali, abbigliamento ed altro. Ci hanno lasciato non solo un’ottima zuppa ed un filo per stendere, più di tutto ci hanno lasciato affetto e quella consapevolezza di aver incontrato persone speciali che in poco tempo hanno arricchito la nostra vita.

Docce calde

La famiglia Bionaz, conosciuta tramite il sito Warmshower (docce calde). Bruno è l’unico in tutta Aosta, lui, la mamma ed il fratello ci hanno accolto con un letto comodo ed una cena luculiana a base di prodotti tipici valdostani, frutta e verdura del loro orto. Sono abituati ad ospitare ciclisti e sanno che hanno bisogno di molte molte energie! In dono ci hanno anche lasciato una marmellata di prugne fatta in casa che centelliniamo per paura di restare senza. Bruno come Arnaud, che ci ha ospitato a Martigny, fanno parte appunto di Warmshowers una rete di persone che mette a disposizione la propria casa, e la propria cena a viaggiatori in bicicletta chiedendo in cambio nulla, solo la propria storia di viaggio. Pochi ma lampanti esempi di tutte le persone che abbiamo incontrato in questo breve tratto del nostro viaggio, con le quali abbiamo stretto, anche se per poco, un rapporto fuori dal comune.

Forse dipende dal tempo e dal modo in cui ci si incontra. Viaggiando, per un breve periodo di vacanza o per un tratto della propria vita, il tempo assume un valore diverso soprattutto nei rapporti con le persone. Si hanno sempre 5 minuti di tempo per parlare, scambiarsi idee, opinioni, conoscersi. E così anche se solo per un giorno, qualche ora o pochi minuti si diventa amici, parenti e fratelli viaggiatori.

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